Dalla quarta di copertina, edizione 'Gremese,20I0: Ambientato tra la fine degli anni Cinquanta e gli inizi degli anni Sessanta, questo romanzo - ormai diventato un classico - tratteggia un fenomeno preciso della storia italiana recente: la scomparsa della civiltà contadina... Quella raccontata non è soltanto una storia personale, ma è la storia collettiva di un paese, di una regione e forse di tutte le campagne, non solo italiane, in quel torno di anni. L'attualità del libro risiede proprio in questo: nella sua capacità di cogliere le ultime ultime immagini di un mondo dal quale molti di noi provengono, fatto di un contatto autentico con la natura e con gli animali, di schiettezza di sentimentildi solidarietà, di comunità più giuste e meno diseguali, di cibi genuini. Valori verso i quali -dopo decenni di logorante "modernità"- stiamo cominciando a volgere di nuovo lo sguardo.
Editori Riuniti 1976 - Pagg. 142 Pref. di Giuliano Manacorda
Varie edizioni nella collana "I David" e nella collana "Nuova scuola letture"
Edizione scolastica: Editore Marietti-Petrini - 1994
Nuova edizione: Gremese Editore – 2010
PremioRapallo Prove per narrativa inedita 1973
PremioMonza ragazzi - 1977
Premio di cultura della Presidenza del consiglio dei Ministri
PremioNazareno - 1994
PremioLucania 2010
PremioEmily Dickinson 2011
PremioLiberArte Mattinata 2011
Premioalla carriera Casoria 2013
Tradotto in braille 1977
Tradotto in russo 1986
- Tra i best-seller 1976, secondo la classifica di Tuttolibri 24/12/1976 (La Stampa).
- Nel referendum "Tuttolibri 10 anni" (La Stampa) si è classificato all' 80° posto (gennaio 1986). Il referendum riguardava i romanzi pubblicati nel decennio 1975 - 1985